Piazzetta dei Maruffo è uno piccolo spiazzo in mezzo ai caruggi di Genova racchiuso da quattro palazzi. Uno dei mille angoli che più rappresentano il cuore della vecchia città, bellissimi ma spesso degradati.
Come per altri luoghi anche qui ci sono arrivata la prima volta assolutamente per caso e ne sono rimasta incantata!
Uno dei vicoli che portano alla Piazzetta: il carrello della spesa? Non ho idea del perché sia lì ma l’ho sempre visto in quel punto e oramai mi ci sono quasi affezionata :)
Guardate questi palazzi: immaginate dame che durante il medioevo o in età rinascimentale si affacciano da questi balconi magari per spettegolare o darsi consigli di cucina. E a proposito di dame, sapete che in questi luoghi è ambientata una delle novelle di Matteo Bandello?
“Ligurina Arubata al sacco”, questo è il titolo della novella e il sacco è quello subito da Genova da parte di Carlo V nel 1522. Il 30 Maggio di quello stesso anno l’esercito imperiale, sotto il comando del Marchese di Pescara Fernando Francesco d’Avalos e del condottiero pontificio Prospero Colonna, mise a ferro e fuoco la città: ogni angolo, via, casa e chiesa venne saccheggiato e naturalmente non mancarono violenze e soprusi; non furono risparmiati nemmeno le donne e i bambini. Subito dopo Genova finì nelle mani degli spagnoli.
La storia di Ligurina racconta proprio la difficile situazione dei genovesi del tempo. Una storia terribile che narra il rapimento di una bambina di circa 10 anni che viene strappata ai famigliari e portata in Spagna. Quando compie 14 anni viene notata dal figlio di un principe che se ne innamora follemente. Qualche tempo dopo i due ritornano a Genova insieme a Carlo V. Ligurina che non si era dimenticata dei genitori, riesce a trovare alloggio proprio nella casa dove era nata, in Piazzetta dei Maruffo.
Allora escogita uno stratagemma per restare in casa da sola con i genitori: finge di essere malata e di aver bisogno di qualche giorno di riposo e dieta. Oramai però non la riconosceva più nessuno: parlava spagnolo come una madrelingua, vestiva come una gran dama e tutti i paggi la chiamavano Signora.
Una mattina però inizia a parlare in genovese con la madre raccontandole tutta la sua storia. Per avere conferma che fosse veramente sua figlia, la madre le chiede di mostrarle il neo che aveva vicino all’ombelico. Ligurina dopo aver riabbracciato la famiglia chiede di essere portata in un monastero per espiare la vita dissoluta che aveva condotto sino ad allora. Al ritorno Alfonso non trovando più Ligurina promette che l’avrebbe trovata in qualsiasi modo. Del fatto viene a conoscenza un certo Giovanni Lavagna che dopo un breve duello uccide lo spagnolo e poi scappa a Piacenza per evitare la galera e la probabile condanna a morte.
Ma chi erano i Maruffo? Questa famiglia, probabilmente originaria de La Spezia, era una delle più ricche e influenti della città. Erano commercianti ma parteciparono anche alla vita politica di Genova. Matteo Maruffo ad esempio nel 1363 insieme ad altri elettori fece eleggere Gabriele Adorno successore del doge Simone Boccanegra. Nel 1380 poi fu nominato capitano della flotta genovese durante la guerra con Venezia. La dinastia si estinse nella seconda metà del XVII secolo.
Oltre a possedere varie case erano proprietari anche del Palazzo Maruffo Fieschi e della relativa Torre e naturalmente ve la mostrerò presto in questo blog.
A presto!
^-^